domenica 29 aprile 2012

Diario Notturno 145

Ho sempre considerato la mediocritΓ  come una vocazione alla convenienza, uno stato in cui non esiste gratificazione per quanto si Γ¨ fatto di bene, nΓ¨ sensi di colpa per ciΓ² che si Γ¨ fatto di male. Solo cosΓ¬, ricadendo tutto in un grado di colpevolezza medio, si puΓ² affrontare la vita senza traccia di rimorsi o rimpianti.